Nei Paesi Bassi i cambiamenti climatici sono forse ancora più evidenti rispetto a quanto lo siano negli altri stati europei. Chiamati appunto così, i Paesi Bassi hanno un'altitudine di pochi metri sopra i livello dei mare; quindi l’innalzamento delle acque marine, una delle principali conseguenze dei danni ambientali, potrebbe causare allagamenti in tutto il Paese, nonostante le altissime dighe create dagli olandesi in questi anni (che vengono continuamente alzate).
Una delle altre drammatiche conseguenze è la siccità che potrebbe influire sulle coltivazioni dei tulipani, simbolo dell’Olanda.
"Il governo olandese ha l’obbligo di ridurre entro la fine del 2020 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 25% rispetto al 1990. Non rispettare questo limite costituisce una violazione degli articoli 2 e 8 della Convenzione Europea dei Diritti Umani che tutelano il diritto alla vita e al benessere delle persone": la sentenza che la Corte suprema olandese ha pronunciato lo scorso 21 dicembre, risponde alla denuncia degli attivisti olandesi per la mancata attuazione dei provvedimenti per prevenire i cambiamenti climatici.
Il cambiamento climatico esiste e sta creando dei danni inestimabili: secondo l’IPCC il genere umano ha a disposizione meno di 12 anni per impedire che il pianeta possa superare la soglia di 1,5° di aumento della temperatura globale. Il primo passo è ridurre in misura considerevole le emissioni di CO2. Secondo alcuni studi che hanno calcolato l'emissione di CO2 di diversi tipi di veicoli in un anno solare:
-le automobili sono responsabili per l'emissione di circa 7000 kg di CO2;
-gli scooter e le moto per circa 3500 kg di CO2;
È facile quindi intuire come l'utilizzo delle bici possa essere la prima arma che abbiamo a disposizione per ridurre l'inquinamento. I Paesi Bassi si impegnano ad aumentare l’utilizzo delle biciclette da anni ormai e ci stanno riuscendo in modo eccellente. Molte sono infatti le città che hanno ridotto o addirittura azzerato l’utilizzo di automobili, scooter e moto, un esempio è che nelle città di Amsterdam e Rotterdam, nonostante la loro dimensione, i mezzi a motore sono raramente visibili, mentre le biciclette sono molte, infatti si possono osservare dei porta bici verticali. Molte sono le strade che sono state sostituite da piste ciclabili, infatti l’Olanda vanta una vera cultura della bici: negli anni ’70 ha deciso di crearne di gratuite per un utilizzo minore delle auto e fino ad oggi la maggior parte degli olandesi preferisce spostarsi in bici, fuori o nel traffico cittadino. Esistono diversi tipi di biciclette: dalla classica “bici olandese” dal design semplice anni ‘40 e il freno a scatto fisso, alle bici da touring professionali. Gli olandesi son capaci trasportare qualunque cosa in bici, e non c’è tempesta che possa ostacolarne l’uso ed esistono anche “bici-taxi” per farsi trasportare ovunque si voglia all’interno di una città.
Lorenza Gastaldi e Anna Marino 2A