Graffiti sui muri: belli o brutti, ma bisogna rispettare la scuola

Ad un anno dalla ridipintura dei bagni per nascondere i numerosi graffiti belli e brutti ecco che, come polvere sui mobili, cominciano a ricomparire insulti e brutte parole sui muri e sulle porte dei servizi igienici della nostra scuola.

Sulla bocca di tutti però c’è una sola domanda; “Chi sono i colpevoli? E perché?”

Abbiamo raccolto alcune voci in proposito.

“È una mancanza di rispetto per coloro che entrano in bagno e si ritrovano brutte parole e disegni, chi scrive però lo fa perché non sa come esprimersi in altro modo” dice un’ alunna della 2°E, Veronica Bonino.

“Secondo me è una forma d' arte” dice Anna Lerda della 3°E.

“È un dispetto alla scuola, chi scrive lo fa solo per farsi vedere” fa sapere Giovanni Rolfo della 3°H.

Abbiamo anche la voce di un insegnate. “Questi graffiti esprimono l’età; quand'ero ragazzo io,  anche nei bagni della mia scuola c'erano disegni e frasi, si può dire però che oggi il livello di scritte è diminuito. È fisiologico che una parete venga impressa in qualche modo da qualcuno.” dice il professor Vincenzo Pisapia.

E’ evidente che non sia facile tenere in ordine e perfettamente pulita una scuola: nonostante la cura e l’attenzione, la palestra in certi punti è scrostata e le porte, anche se nuove, sono in parte crepate.

Su tutte le pareti dei corridoi ci sono righe nere e qualche crepa o scrostatura.

Per fortuna il dirigente Paolo Cattero è riuscito a  provvedere alla ridipintura di pareti e aule, come già fatto alle elementari; in palestra sono stati fatti installare nuovi riflettori e un sistema d’allarme di qualità. Si sta provvedendo anche concludere la fornitura di una LIM per classe.