L'nfluenza dei Social Network sui ragazzi

Nella società di oggi conta più l’apparire che l’essere, è questo il problema sempre più diffuso tra i giovani di oggi;  pubblicare aggiornamenti sulla propria vita diventa un obbligo e una distrazione dalla realtà, oltre alla perdita della propria privacy. Questo “mondo” virtuale dà sia vantaggi che svantaggi: possiamo collegarci con tutto il mondo, ma allo stesso tempo esso può causare problemi sia fisici che psicologici.

Per descrivere un aspetto negativo dei social network, possiamo soffermarci sull’influenza sulle  nostre azioni quotidiane, sulla scelta dell’abbigliamento, sullo stile di vita e sul modo di pensare. Attualmente i ragazzi, grazie a social network come Instagram o Facebook, possono essere partecipi alla vita “perfetta” di modelle, attori e sportivi, tentando di raggiungere gli stessi obbiettivi imitandoli in tutto e per tutto, seguendo sia la loro vita privata che pubblica e perdendo la propria personalità.

 Infatti, spendere troppo tempo online a guardare tutte quelle cose apparentemente meravigliose che gli altri postano, può avere un impatto profondo sul nostro livello di soddisfazione personale, sulla percezione della realtà che ci circonda nel mondo reale e sul nostro conseguente comportamento.

I social media mettono in evidenza i “momenti salienti” della vita delle persone. Quando tutto ciò che vediamo sono immagini meravigliose vissute da altre persone, potremmo iniziare a sentirci come se ci stessimo perdendo qualcosa. La realtà è che tutti hanno giorni infelici, ma la maggior parte delle persone non li pubblica.

Scorrere di continuo le bacheche dei profili sui social potrebbe presto far perdere il contatto con il mondo vero, quello in cui gli esseri umani comunicano e interagiscono nella vita reale.

Una volta che abbiamo il naso incollato allo schermo dello smartphone, non solo diventa difficile staccarsi, ma inizia ad essere complesso comprendere che lo stiamo facendo con un meccanismo quasi inconscio, meccanico e naturale, soprattutto in presenza di altre persone.

Trascorrere intere ore sui social network potrebbe farci sentire stanchi e assonnati. Questo accade a causa di una sorta di sovraccarico di stimoli che accumuliamo rimanendo connessi sui social, invece di dedicare le nostre energie e attenzioni a qualcos’altro.   

L’aspetto peggiore dell’utilizzo dei social è il cyberbullismo cioè l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere  in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone attraverso telefonate, messaggi , chat e social network.

Le modalità specifiche con cui i ragazzi realizzano atti di cyberbullismo sono molte: postando o inoltrando pettegolezzi , informazioni, immagini o video imbarazzanti (inclusi quelli falsi); rubando l’identità e il profilo di altri, o costruendone di falsi, al fine di mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione della vittima;  insultando o deridendo la vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri media;  facendo minacce fisiche alla vittima attraverso un qualsiasi media.

Sono azioni che non fa distinzioni di  età, sesso o genere, possono sembrare ingenue, ma possono portare a gravi conseguenze, come per esempio il suicidio.

In conclusione, i social sono degli ottimi mezzi di comunicazione e di informazione, ma bisogna saperli utilizzare con cautela.

Potrebbe essere una buona idea costringersi a dare al cervello una pausa completa dagli smartphone e dai social media, dedicandosi di più ai rapporti umani diretti.