Natale al tempo del Covid

                                                                           ZONA ROSSA

Quest’anno il Natale è stato davvero strambo. Le strade erano stranamente affollate, le file fuori dai supermercati erano eterne: persone che facevano le scorte per le settimane a venire! Nei giorni prima della Vigilia si vedeva molta gente, tutti intenti a trovare le decorazioni per l’albero, a finire i regali natalizi oppure a cercare gli ultimi pandori o panettoni. Sembrava che nessuno fosse realmente intenzionato a rinunciare al Natale, nonostante la “zona rossa”.  

Il giorno di Natale per fortuna nevicava, ma dopo qualche ora ha smesso pure di nevicare. Tutto l’opposto di un perfetto Natale...

I parenti li ho visti solo attraverso una videocamera. Tutti speravamo in un Natale migliore, me compresa. Tutti speravamo di andare a trovare amici e parenti. E’ stato molto triste restare a casa. E pensare che l’anno scorso a quest’ora eravamo sulle piste da sci o a visitare una capitale europea. Il pranzo è stato molto ristretto, con poche persone, mentre gli anni scorsi più eravamo, più ci si divertiva. Non mi sembra ancora vero che quest’anno sia stato tutto così diverso, niente di quanto facevamo prima è più normale. Ho riflettuto parecchio e spero vivamente che il 2021 sia migliore, in tutti i sensi. Uno degli aspetti più strani è il coprifuoco: dopo le 22 non si incontra più anima viva! Solo lo scorso anno nessuno avrebbe mai immaginato una pandemia del genere.

Mi immagino, a volte, a raccontare ai miei figli quello che è successo. E’ incredibile che abbiamo vissuto e stiamo vivendo un'emergenza sanitaria a livello mondiale, non lo abbiamo letto nei libri di storia, siamo noi che faremo parte dei libri.

Questa è la nostra storia. 

Alina Grottaroli 2A